venerdì 4 febbraio 2011

Un disegno-scultura...

Cari lettori , in questi giorni ho voluto constatare ciò che ho scritto nei post precedenti sulla figura umana e sugli animali, così qualche giorno fa ho dato un piccolo e divertente compito ad una bambina.
La consegna che le ho dato è stata quella di rappresentare una persona e un animale come preferiva con la plastilina , lasciandole piena libertà su che tipo di persona o animale rappresentare e se, come e dove collocarli.
La bambina non vedeva l'ora di mettersi all'opera!


Dopo aver deciso di prendere in considerazione per prima  la figura umana,
 ha preso la plastilina e ha dato inizio  alla sua creazione..

 

 Ha iniziato creando in primis il volto con della plastilina rosa , al quale
successivamente ha aggiunto i pochi ma essenziali dettagli : bocca e occhi.
Da qui possiamo notare già un elemento fondamentale:
la figura viene rappresentata frontalmente. Nonostante si tratti di una bambina che ha più
di cinque anni mi sono resa conto quanto questa tipologia di rappresentazione
 sia spontanea e automatica poichè non era stata data alcuna indicazione alla piccola artista
sul come fare la persona se non quella di realizzarla.


Successivamente ha aggiunto dei lunghi capelli biondi , che ha accuratamente 
ritagliato da un pezzo di plastilina gialla.
 
 Il passo successivo è stato quello di creare il corpo.
La bambina ha così realizzato maglietta e pantaloni alla sua figura , ricavandoli con la 
stessa modalità con cui ha creato i capelli , ovvero ritagliandoli, o forse è più opportuno dire che disegnandoli, su una piccola lastra di plastilina colorata.
Infine ha aggiunto i piedi creando delle scarpe verdi
da delle piccole palline di plastilina
che ha successivamente schiacchiato per
dar loro una forma più verosimile.



Finita la sua figura umana è passata al secondo soggetto, ma prima di tutto
ha detto "adesso faccio il guinzaglio per l' animale" !
Ha quindi spontaneamente deciso di unire i due soggetti che le avevo proposto di fare
in un unico contesto , dondo loro la stessa collocazione.
Così ha preso un cartoncino per avere un supporto e uno sfondo , ha collocato la figura
e ha attaccato un lungo e giallo guinzaglio alla mano della persona.
Dopo di chè ha creato il volto dell'animale , disegnando e incidendo il contorno nella plastilina,
 successivamente ha realizzato il corpo e le zampe e ovviamente la coda, senza dimenticare
 gli occhioni neri e la grande bocca rossa sorridente.

Nonostante avesse realizzato ciò che le avevo chiesto , secondo lei il
suo capolavoro non era ancora terminato.
Mancava l'albero!  Così  ha creato un piccolo tronco e una piccola chioma perchè , come ha detto mentre lo stava creando , "lo faccio piccolo , così poi cresce"..

Ma ovviamente se c'è una bambina , un gatto , un albero ....
non può assolutamente mancare anche
il grande e sorridente sole e la sua amica nuvola!

Ed è così che con tanta fantasia e divertimento la bambina
 è riuscita a creare delle forme che non solo hanno un loro preciso significato,
ma che sono inserite all'interno di uno sfondo , di un contesto proprio.



Da questo disegno- scultura , come ho affermato precedentemente, possiamo sottolineare alcuni aspetti che appartengono sia alla rappresentazione grafica del disegno sia alla scultura , come ad esempio :
  • la visione frontale della figura umana;
  • il fatto che i vari pezzi del corpo, più in generale delle forme, siano stati creati individualmente e solo successivamente uniti insieme;
  • la visione mista dell'animale , ovvero il fatto che la testa viene rappresentata frontalmente, mentre il corpo viene raffigurato di lato;
  • la successione che caratterizza la creazione dei vari soggetti , ovvero il fatto che solitamente si parte dalla testa , successivamente si crea il corpo , la coda , le zampe o le gambe e i piedi;
  • la posizione delle zampe dell'animale che sono solitamente perpendicolari al corpo;
  • e come ultima cosa che si può spesso ritovare sia nei disegni che nelle piccole sculture come questa , la volontà di realizzare uno sfondo e un contesto nel quale inserire le proprie figure ( in questo caso la presenza del sole rappresenta un ambiente/contesto all'aperto e il cartoncino che costituisce uno sfondo e un sostegno).

Queste sono solo alcune delle caratteristiche che si possono riscontrare nelle piccole opere d'arte dei nostri artisti , le quali sono fondamentali per comprendere il bambino , il suo modo di vedere , percepire e rappresentare il mondo.


 Il mondo dei bambini è veramente infinito e misterioso , pieno di significati
che si nascondono dietro ad ogni loro gesto , ad ogni loro segno , forma e colore.
E' caratterizzato da un linguaggio che man mano che si cresce si evolve e si trasforma
in parole , suoni , gesti e pensieri comuni a tutti, ma che spesso tralasciano elementi
che dovrebbero esser costantemente presenti nella vita , non solo dei bambini ,
ma di ognuno di noi ,ovvero la spontaneità , la creatività , l'immaginazione ,
la fantasia , la purezza e soprattutto la semplicità.
Elementi che  si ritrovano nei nostri piccoli artisti e nelle loro umili e così perfette,
 grazie alle loro imperfezioni , opere d'arte e che possono aiutare anche
 chi è ormai un po' cresciuto a ricordare o meglio ritrovare quel bambino che è in sè e che
gli permetterebbe di volare in alto, come succede al grande piccolo amico di ogni bambino Peter Pan ,
e di vedere il mondo da una prospettiva diversa.


I bambini sono il bene più prezioso a questo mondo perchè senza di loro non potremmo
 ritornare alla nostra "isola che non c'è" , presente in ognuno di noi  alla quale
solo i bambini possono accedervi seguendo la “seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino”.


Per questo i bambini sono fondamentali...
solo grazie a loro potremmo ritornare tali eraggiungere la nostra
 isola che non c'è , con immaginazione , fantasia e semplicità.

mercoledì 2 febbraio 2011

Una ricetta tutta particolare...

Cari lettorie lettrici oggi vi presento qualcosa di un po' particolare... Per tutti coloro che amano il fai da te , che preferiscono preparare tutto ciò che serve con le proprie mani oggi potranno imparare una nuova ricetta!! Quale? Beh negli ultimi post abbiamo visto il mondo della scultura nei bambini nominando molto spesso un materiale assolutamente fantastico , super colorato , divertente e non nocivo e che persino può esser un anti-stress per i nostri piccoli artisti : la PLASTILINA! Ed ecco a voi una semplicissima ricetta per prepararla!

             Ingredienti:
  • 2 tazze di farina;
  • 2 tazze di acqua;
  • 1 tazza di sale;
  • 2 cucchiai di olio (girasole o olio d'oliva);
  • 1 cucchiaio di acido tartarico;
  • coloranti alimentari liquidi.
E ora ai fornelli!

Prendete un pentolino e aggiungete tutti gli ingredienti ( uno alla volta) tranne i coloranti e mescolate  il tutto fino a quando non otterrete un impasto omogeneo. Il tutto tenendo il fuoco basso. Poi prendete il composto e dividetelo in diverse pari che saranno caratterizzate da colori diversi aggiungendo qualche goccia. Continuate ad impastare la pasta fino a quando il colore sarà ben distribuito ovunque.
Ed ecco a voi la plastilina! Per conservarla mettete all'interno di alcuni sacchettini di plastica la plastilina ovviamente dividendola per colore e fate in modo che non prenda aria , altrimenti diventerà dura e sarà impossibile da lavorare.
Per facilitarvi il tutto ecco qui un video molto semplice da seguire nonostante sia in lingua inglese!





Buona preparazione e buon lavoro!
Ma soprattutto buon divertimento a voi cuochi e cuoche
  e ai vostri piccoli artisti!!!

lunedì 31 gennaio 2011

Gli animali : tra disegno e scultura!

Tra disegno e modellazione si possono riscontrare molti punti in comune , sia per quanto riguarda la figura umana sia rispetto alle figure animali , ma con qualche variante importante.
 Il disegno di questa seconda categoria , ovvero degli animali,  parte da  forme molto semplici , come quella del cerchio e della linea retta, forme che rendono molto simili le varie raffigurazioni e che non distinguono ancora un animale da un altro . Inizialmente questi soggetti nel disegno vengono rappresentati con delle teste enormi alle quali poi vengono aggiunti i vari dettagli che sono determinanti per riconoscere i possibili animali disegnati , ad esempio le orecchie che escono dalla sommità della testa caratterizzano un cane o un gatto , una coda , un collo lungo che identifica una giraffa , delle macchie sul corpo e così via…Solitamente i primi animali sono costituite da 2 o 4 zampe create secondo una forma ad angolo retto  e disegnate perpendicolarmente al corpo. Solo successivamente la figura diventa più dinamica.


Nella scultura è più facile intravedere una “maturazione” più veloce dal creare , dar forma all’animale in maniera molto grossolana , all’aggiunta di particolari ad esempio nel volto, o nel corpo. C’è una grande volontà inoltre di realizzare un animale che possa stare dritto , in piedi , ma vi sono modelli che nonostante la loro voluminosità sono appiattiti, realizzati orizzontalmente. Come nel disegno la prima fase della creazione è molto sobria , spoglia e solo successivamente si riscontra un animale dal muso frontale , il corpo di lato, le zampe perpendicolari al corpo e la coda al lato opposto della testa dove le orecchie sono generalmente incluse nel cane , le corna vengono associate al bue e le macchie vengono incise o scalfitte sul carapace della tartaruga. Nella maggior parte dei casi il corpo viene modellato per primo , seguito dalla testa , dalla coda e infine dalle gambe / zampe.
Ma la differenza maggiore tra disegnare e modellare è nella dimensione dell’animale rappresentato. Come accennato precedentemente c’è una grande preferenza nel realizzare animali che riescano , con o senza supporto , a reggersi in piedi , e grazie a ciò  i bambini hanno il grande vantaggio di trovarsi di fronte a una figura animale tridimensionale  , la quale può esser osservata e modellata da tutte le parti , da tutti i punti di vista.. Le figura venivano capovolte per attaccarvi le gambe , poi la coda e i vari dettagli del muso. Il modello misto usato nel disegno , caratterizzato da una vista frontale per il volto dell’animale e una vista laterale per il corpo, inizia ad esser sempre meno presente grazie a questa tridimensionalità che il nostro piccolo scultore può creare con materiali come la plastilina o la creta. Un’altra differenza che si può notare tra disegno e scultura è che nel primo sono molto amate le figure filiforme , in particolare nelle creazioni dei bambini più piccoli , mentre nella modellazione sono molto meno presenti poiché implicano una stabilità minore e quindi una maggiore difficoltà di elaborazione. La stessa cosa vale per il modello grafico( descritto nei post precedenti) molto utile per rappresentare la figura umana ma poco adatto alla rappresentazione degli animali. Inoltre il fatto di poter creare un animale basandosi non su modelli uni/bi-dimensionali , ma caratterizzati dalla tridimensionalità aiutava molto il piccolo artista a suggerire un senso di movimento e poneva , contemporaneamente, il problema del sostegno , del peso del corpo sulle zampe.

domenica 30 gennaio 2011

Il terzo modello della figura umana nella scultura!!

Ecco a voi il terzo e ultimo modello che vi presenterò per quanto rigurda la rappresentazione scultorea della figura umana nei bambini.
3°MODELLO
Il terzo modello è una rappresentazione che si riscontra molto raramente e consiste in un insieme di tratti del volto a cui si possono attaccare braccia e gambe. Tutte le parti sono modellate separatamente e assemblate in un ordine spaziale corretto nonostante manchi un contorno o uno sfondo di plastilina. Non si tratta di una figura frammentaria ma di una rappresentazione che incorpora persino la superficie sul quale si sta creando la propria scultura. Questo modello diventa così un modello grafico , ovvero un modello lineare che parte da elementi singoli e prende in prestito dei concetti propri del disegno e quindi della rappresentazione bidimensionale. Sembra che il bambino “disegni” la figura di plastilina , delineandone i contorni della testa e del corpo con sottili strisce di materiale.
Di questo modello grafico possiamo trovarne delle varianti, che consistono in una figura filiforme o in una serie di pezzi attaccati o staccati e disposti su un piano come un puzzle. Si tratta di un modello non molto stabile , che non può esser , il più delle volte , staccato dalla superficie senza che si stacchino le parti e che richiede e buona coordinazione motoria.
I modelli sono soluzioni temporanee e importanti per lo sviluppo del bambino in quanto devono portare delle soluzioni o per lo meno dei tentativi di soluzioni al problema della tridimensionalità e della sua percezione. Per questo non dovrebbero esser sottovalutati e soprattutto credo sia molto importante dare ai nostri piccoli artisti anche materiali come quelli citati nei veri post riguardanti la scultura(argilla , plastilina , creta ecc) poiché accrescono creatività , fantasia ed immaginazione. Elementi essenziali nella vita dei bambini e altrettanto utili nella vita dei ragazzi e degli adulti.

sabato 29 gennaio 2011

Il secondo modello della figura umana nella scultura!!

Cari lettori , come promesso anche in questo post vi presenterò un modello della figura umana che i bambini si divertono a creare con plastilina , argilla , creta , pongo o materiali simili...

2° MODELLO
Un secondo modello molto usato è costituito da una pallina o da una massa appiattita di materiale , di solito con i tratti del viso incisi o in rilievo o modellati separatamente e poi attaccati. Anche in questo caso mancano la verticalità e la posizione eretta ma non vengono tralasciati alcuni tratti del viso i quali rappresentano delle caratteristiche distintive della figura umana. Per il piccolo artista la forma intere rappresenta sia la testa sia il corpo sulla quale vengono incise o aggiunte tutte le altre parti del corpo , come gli occhi , il naso , la pancia , le gambe ecc.. Con l’esperienza e la pratica il bambino inizia  a creare un modello composto da due unità ben distinte , sia nella scultura , sia nel disegno , dando forma così al famoso “omino testone”. Nella scultura questa figura è composta da una sfera , che raffigura la testa e da due “salsicciotti” allungati che rappresentano le gambe. La  maggior parte di questi “omini testoni” è collocata orizzontalmente sul tavolo, ma circa un terzo di essi viene appresentato verticalmente  e in posizione eretta. La sua struttura intesa come testa-corpo varia da una sfera a un pezzo di plastilina appiattito o a forma di disco. Il processo di costruzione solitamente parte con il creare una pallina , che poi verrà appiattita con il palmo della mano e alla quale verranno unite le gambe , le quali vengono arrotolati e allungate e successivamente attaccate in modo casuale. Alcuni bambini poi aggiungono i capelli facendo piccoli pezzi impastati insieme , procedura simile che può avvenire anche per la costruzione delle gambe. Inoltre da parte di questi piccoli e fantasiosi scultori può esserci la voglia di creare un omino che riesca a stare in piedi e così per portarlo in posizione verticale , eretta talvolta tendono a invertire l’ordine di base , ovvero modellando prima le gambe e poi la forma arrotondata, che rappresenta la testa-corpo.

I modelli della figura umana nella scultura!!

Anche nella modellazione uno dei primi e più frequenti soggetti rappresentati è la figura umana. Modellarla è un'operazione che inizia con  una massa indistinta di plastilina dalla quale emergono strutture rozze e appena abbozzate, dove  la colonna per la posizione verticale, la pallina di plastilina con le caratteristiche del viso e il modello strutturale composto da una serie di parti separate sono le prime rappresentazioni che compaiono per costruire questa figura.
1° MODELLO
Il modello più comune  è costituito da una massa allungata di materiale tenuto in verticale o appoggiato sul tavolo, dove tenerla in posizione eretta significa sottolineare la verticalità e la somiglianza al soggetto umano. Questa "figura umana" è ancora incompleta e solamente abbozzata , per questo motivo il bambino si affiderà ad una spiegazione verbale e solo con motivazione ed esperienza il nostro piccolo scultore riuscirà ad ottenere una somiglianza migliore con la figura reale. La testa solitamente viene  dalla massa allungata o creata premendo con le dita intorno alla parte superiore del blocco , mentre braccia e gambe vengono estratte pizzicando la pasta. I dettagli della figura sono ancora vagamente indicati o sono completamente assenti. La somiglianza è ancora lontana dalla realtà ma sicuramente ora il bambino non dovrà più spiegare a voce dove sono la testa , le braccia e le gambe.

Nei prossimi post vedremo altri interessanti modelli di figure umane che i nostri piccoli scultori, pieni di fantasia ed impegno, sono in grado di creare!!!

venerdì 28 gennaio 2011

La figura umana… nel disegno!


Osservando i disegni dei bambini si è riscontrato che uno dei primi soggetti più presenti è lo schema-uomo, il quale appare verso i 2anni e mezzo/3anni e mezzo , ovviamente con profonde variazioni da persona a persona. A tre anni la figura viene solitamente rappresentata con un cerchio e da macchie di colore che indicano la totalità della persona, successivamente al di fuori del cerchio appaiono dei tratti lineari indicanti le direzioni, le possibilità del movimento della persona umana. Verso la fine del terzo anno di vita il bambino, abbozzata la rappresentazione iconica della figura umana , progressivamente la arricchisce di particolari ed è così che si evolve e si trasforma la sua persona.La figura umana può essere divisa in diverse zone: la testa, il collo, il tronco e il bacino,le gambe,le braccia e le mani .
  • La testa, che è il simbolo del pensiero, della fantasia e della vita mentale, rappresenta il nucleo cosciente della persona, il proprio io, l’io razionale che controlla gli impulsi istintuali e gestisce le relazioni sociali. I bambini spesso tendono ad accentuare la circonferenza della testa. Qualora però, un bambino disegnasse una testa esageratamente grossa, possiamo pensare ad un bambino con un io debole, ma che compensa con un’ attività di fantasia, spesso eccessivamente "carica", un adattamento sociale inadeguato e, spesso, sensi di inferiorità. Una testa piccola invece è rara nei disegni di bambini, ma più frequente in quello degli adulti ossessivi, preoccupati dell’esistenza di pensieri angosciosi che cercano di reprimere con tutte le forze.
  • Il viso, è il centro delle relazioni, degli scambi di comunicazione e del contatto emotivo e sensoriale con la realtà sociale. Se i tratti facciali siano omessi, si può pensare ad un ritiro ostile offeso da una realtà sociale dove il soggetto non riesce ad inserirsi. Se al contrario i tratti facciali vengono accentuati in modo esagerato, con l’aggiunta di dettagli visibili, forse il bambino ha di sè una percezione negativa, un’autostima e un’autofiducia carente.   spesso viene tralasciato nei disegni dei bambini con un età inferiore agli otto \ nove anni. Superata questa età il collo dovrebbe essere sempre disegnato, se viene omesso, è segno di immaturità e regressione, un collo lungo esprime la necessita' di esplorare, per poter poi con la fantasia crearsi un mondo di sogni. Il bambino esprime la tendenza a staccarsi dalla realta'. Se è lungo e sottile è segno di rigidità, un collo corto è presente nei disegni di bambini impulsivi, di umore nero il contrario può essere detto per le braccia corte che esprimono una carenza di energia nella lotta contro le difficoltà, una riservatezza troppo eccessiva in un soggetto con un’ autostima carente, o di un bambino che si sforza di comportarsi "bene" a causa delle pressioni educative. Qualora le braccia siano fissate al corpo, indicano rigidità e passività. Le braccia molto estese ed incrociate in mezzo al petto o che terminano con un pugno chiuso indicano invece aggressività, impulsività ed ostilità . Le braccia mozze sono rare e compaiono in bambini con gravi problemi psicologici in evidenza la voglia di comunicare, incontrare, abbracciare tutto e tutti. Il bambino ha un'affettivita' esuberante e un buon carattere,
  • la bocca, luogo degli impulsi erotico/aggressivo-orali, se viene omessa o disegnata con una linea breve o semplice, con le labbra serrate, è sede di una repressione dell’aggressività orale o desideri erotici che spesso suscitano sensi di colpa o bisogno di autopunizione. Frequente è il disegno della bocca indicata da una linea curva verso l’alto, tratto normale che indica il desiderio di approvazione e gratificazione.
  • i denti hanno significato soprattutto aggressivo e indicano nel bambino una carenza intellettiva.
  • la barba e i capelli sono indizio di forza, esuberanza, creatività, fascino. Il loro simbolismo può rifarsi anche alla sessualità ed al desiderio proprio di un soggetto indeciso e debole di apparire socialmente energico, dotato di spirito di iniziativa e capace di assumersi responsabilità. Per quanto riguarda i capelli, nei bambini che hanno meno di 5 anni, è frequente una rappresentazione rigida, simile ad aghi infilati nella testa. Alcune volte sono eseguiti attorniando la perte superiore dell'ovale del viso con una serie di cerchi, come se i capelli fossero a riccioli.
  • gli occhi sono i primi ad essere disegnati dai bambini dentro il cerchio/ovale della testa, organi della luce e coscienza, del contatto della parte più intima del soggetto con il mondo esterno: è l’io più profondo che si rivela e possono significare ciò che l’io vorrebbe nascondere, e’ per questo che i paranoici disegnano occhi molto grandi e minacciosi. Qualora gli occhi venissero disegnati senza pupilla, potrebbero significare immaturità emotiva,dipendenza ed egocentrismo. Gli occhi chiusi, sono disegnati dai soggetti narcisistici, chiusi nel proprio mondo, nel proprio io, mentre disegnano occhi piccoli i bambini che vogliono aprirsi il meno possibile alla realtà. Gli omosessuali maschi e le ragazze, solitamente disegnano questi organi nei minimi particolari, curandone tutti i dettagli, in particolare le ciglia, simbolo di attrattiva sessuale, ed elemento presente più che altro verso il quinto anno.
  • il collo,spesso viene tralasciato nei disegni dei bambini con un età inferiore agli otto \ nove anni. Superata questa età il collo dovrebbe essere sempre disegnato, se viene omesso, è segno di immaturità e regressione, un collo lungo esprime la necessita' di esplorare, per poter poi con la fantasia crearsi un mondo di sogni. Il bambino esprime la tendenza a staccarsi dalla realta'. Se è lungo e sottile è segno di rigidità, un collo corto è presente nei disegni di bambini impulsivi, di umore nero
  • le braccia , insieme alle mani sono il primo strumento che i bambini utilizzano per esplorare l’ambiente, per realizzare un "contatto" con il mondo circostante. Dunque simboleggiano la realizzazione evolutiva dell’io, facilitata o ostacolata dall’ambiente e dagli adattamenti sociali, resi possibili dalle relazioni interpersonali. L’assenza delle braccia, nei bambini di età superiore a sei anni può essere segno di timidezza, passività immaturità. Da dieci anni in poi è raro trovare figure umane prive di braccia. Le braccia lunghe indicano sentimenti di efficienza, di capacità, di aggressività nel contatto con l’ambiente, che non spaventa, ma stimola l’ambizione, il desiderio di acquisire meriti, mettono anche
  • le mani, possono essere facilmente "nascoste" dentro le tasche o dietro alla schiena, e indicano sensi di colpa generali , qualora vengono invece omesse, si può allora ipotizzare la presenza nel bambino di un senso personale di inadeguatezza sociale, di scarsa fiducia nelle proprie capacità. le mani ombreggiate e guantate sono simbolo di aggressività ansiosa e repressa. Anche le proporzioni esagerate delle mani possono essere interpretate come il simbolo delle tendenze aggressive, qualora il disegno sia un autoritratto, al contrario se fosse una rappresentazione, indicherebbe l’aggressività subita o temuta.
  • le gambe e i piedi, sono simbolo del movimento: le gambe richiamano gli attegiamenti concreti, reali, il "sostegno" per il soggetto intenso in tutti i sensi; i piedi,invece con la loro posizione indicano, le direzione del soggetto. Le gambe vengono omesse dai bambini generalmente chiusi, introversi, spaventati, intimoriti. Le gambe in posizione di attenti indicano tensione e rigidità e conflitti di natura sessuale indicano le gambe incrociate. Le gambe troppo lunghe indicano un forte desiderio di autonomia, mentre le gambe troppo corte indicano immobilismo psicofisico, in quanto impediscono i movimenti naturali. L’omissione dei piedi in età superiore ai sette \ otto anni, indica carenza di fiducia in se stessi smarrimento e mancanza di stabilità. Qualora i piedi siano orientati in direzioni opposte, possiamo supporre nel bambino la presenza di strumenti ambivalenti; se troppo piccoli simboleggiano dipendenza passività, bisogno di evidenziare la propria femminilità (nelle donne), se invece troppo grandi allora sono espressione di bisogno di sicurezza.
  • il tronco, è uno degli elementi fondamentali nello schema grafico della persona umana e appare solitamente dopo i quattro \ cinque anni, è simbolo dell’affettività. Un tronco esile, può indicare ad esempio che il soggetto è scontento del corpo, del suo richiamo sessuale e della sua presenza aggressiva nel sociale. Se esageratamente piccolo, indica il negare impulsi e bisogni fisici, spesso alla base delle sue angosce. Il tronco può essere anche esageratamente voluminoso, collocato tra spalle larghe e indica la capacità e la sicurezza di riuscire a fronteggiare la realtà sociale, se la parte superiore del tronco(torso) è divisa attraverso un cinghia o cintura dalla parte inferiore, possiamo pensare che nel soggetto sia presente una separazione tra gli impulsi sessuali (parte inferiore) ed il loro controllo (superiore).
  • gli organi sessuali, generalmente non vengono indicati e per diversificare i sessi, ricorrono ad altri tratti: la capigliatura (più abbondante e curata nella donna), l’abbigliamento ed i " simboli fallici ", ad esempio (pipa, fucili, sigaretta, pistola, cravatta) usati per differenziare l’uomo o per evidenziare caratteristiche tipicamente maschili in figure di sesso diverso.
  • i vestiti sono utilizzati in modo limitato per nascondere o accentuare alcune parti del corpo. Il nudo è utilizzato soprattutto negli adolescenti per indicare rifiuto di tutto quello che nell’infanzia gli adulti gli hanno " messo addosso".

mercoledì 26 gennaio 2011

Come usare la plastilina in modo originale....

Vi presento un video di Art Attack dove potrete imparare
 un uso molto originale della plastilina.
Mi raccomando, se i vostri piccolini (preferibilmente bambini non troppo piccoli ,
ma almeno dovrebbero avere un po' più di 3 anni )
vogliono provare a fare questa innovativa esperienza , non lasciateli soli.
BUONA VISIONE e, per chi cercherà di
 mettersi nei panni di Goivanni Muciaccia ,
BUON LAVORO!!!

venerdì 21 gennaio 2011

... dal disegno alla Scultura!!!

Cari lettori , ora facciamo un passo avanti! Dopo aver parlato a lungo del disegno e dei molti aspetti che lo caratterizzano ho pensato che fosse ora di cambiare rotta! Visto che il titolo di questo blog è “IL BAMBINO E LE SUE PRIME OPERE D’ARTE” come posso non affrontare tematiche come la scultura e la modellazione?
Sì , solitamente parlando di arte infantile è più facile trovare materiale sul disegno ma anche tutto ciò che riguarda la scultura è molto importante se non fondamentale. Questa maggior presenza di informazione sulla rappresentazione grafica è dovuta forse al fatto che è molto più semplice da studiare poiché si tratta di qualcosa che rimane nel tempo , a differenza invece di materiali utili alla modellazione come la creta o la plastilina che richiedono più attenzione nella fase di conservazione, infatti tendono a disfarsi durante il trasporto da un luogo ad un altro e rischiano di deformarsi.
Ma capiamo insieme perché poco fa ho affermato che la scultura è fondamentale nel “percorso artistico” dei bambini. Possiamo partire da una semplice, elementare osservazione, ovvero che il disegno è sinonimo di bidimensionalità poiché , così come nella pittura, carta tela , cartoncino , corteccia , tessuto o materiali simili costituiscono una base bidimensionale , piatta dove è molto difficile , e assolutamente impossibile per un bambino , dare un senso tridimensionale all’oggetto raffigurato. Con la plastilina , la creta , o materiali simili (didò , pongo ,) si può più facilmente arrivare a superare la bidimensionalità e creare qualcosa di più veritiero alla realtà , così come per l’argilla , il gesso , il marmo i quali permettono di lavorare l’oggetto a tutto tondo , ovvero su tutte le parti ,prendendo in considerazione  tutte le  sue sfaccettature.
Attenzione , non fraintendetemi , ovviamente non sto dicendo che possiamo dare materiali come gesso o marmo ai nostri piccoli artisti , ma semplicemente che la scultura è un mondo tanto importante quanto utile e forse ancora poco esplorato nei bambini.
Tra scultura e disegno però ci sono aspetti molto simili…
Infatti  anche per la plastilina o la creta ,così come avviene  per il disegno , quando il bambino inizia a manipolare il materiale lo fa principalmente per il piacere di giocare con qualcosa di morbido e duttile e quindi le loro azioni sono prive di intenzioni rappresentazionali. Successivamente inizia la vera scoperta, un piccolo pezzo di plastilina può assumere una prima forma allungata grazie a un movimento rotatorio, anche casuale, del materiale, diventando così con un po’ di immaginazione un piccolo e strano animale , ad esempio un piccolo serpente. Provando e riprovando il bambino assume una crescente consapevolezza delle forme e della possibilità di creare oggetti. Questa piccola scoperta porta conseguentemente ad una lettura interpretativa , e ad una descrizione verbale dove il bambino cerca di trovare un significato nascosto al suo blocco di plastilina. Queste tecniche rimarranno in uso fino a quando il nostro piccolo artista non avrà bisogno altri strumenti rappresentazionali, ma questa fase durerà poco e dopo di che dovrà andare alla ricerca di mezzi migliori di rappresentazione e inventerà forme nuove , più elaborate , espressive e più adatte ai nuovi mezzi, come bastoncini o oggetti di plastica.
“Manipolare la creta è certamente molto diverso dal colorare con pennelli, matite e pennarelli sulla carta. Il contatto con la creta fornisce un’esperienza tattile più intima: toccare il materiale malleabile , dargli una forma , farlo a pezzi , schiacciarlo e rigirarlo, analizzare la figura emergente e riesaminarla.”(Claire Golomb in “L’arte dei bambini”).

mercoledì 19 gennaio 2011

I signaficati dei colori...

Cari lettori anche oggi parleremo dei colori! Come abbiamo affermato L’ultima volta i colori sono importantissimi nei disegni dei bambini poiché sono una fonte di informazione incredibile. In primo luogo i colori sono spesso considerati espressione dello stato d’animo dell’artista , piccolo o grande che sia. E proprio su questo focalizzerò la mia attenzione. Prima di elencare i vari colori e i vari significati correlati vorrei fare un accenno a Anna Oliviero Ferrarsi , psicologa e psicoterapeuta molto importante, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma dal 1980, autrice di saggi divulgativi, articoli scientifici e testi scolatici in cui affronta i temi dello sviluppo normale e patologico, dell’educazione, della famiglia, della scuola, delle emozioni della comunicazione e del rapporto con i media, riguardo ai colori distingue tra colori caldi ( rosso, giallo , arancione) che suscitano attività , eccitazione , serenità , gioia di vivere e impulsività; e colori freddi (verde, blu, violetto) che esprimono invece passività , calma ,tristezza, malinconia e inducono alla riflessione.
Fatta questa piccola e importante parentesi che ci introduce ai significati dei colori, ora possiamo partire con la loro lettura…
ROSSO: è il primo colore dell’arcobaleno e si ritiene sia il colore che i bambini percepiscono per primo. Provoca eccitazione, spinge all’attività, denota un senso di forza , rappresenta la mobilità di tutte le energie , la sicurezza di sé. E’ il colore del cuore , dell’amore , della passione. L’esposizione al rosso provoca l’accelerazione dei battiti cardiaci e può esser simbolo di aggressività e violenza.
BLU: induce alla calma , denota uno stato di adattamento. Fissando questo colore si produce un effetto di quiete, soddisfazione , armonia. E’ il colore del silenzio , della calma ,della tranquillità, della contemplazione  e della spiritualità. Diminuiscono i battiti cardiaci e la sensibilità al freddo aumenta.
VERDE: rappresenta solidità , forza, stabilità e perseveranza. E’ il colore della vegetazione , della natura e della vita. E’ anche associato alla rabbia , alla putrefazione , al veleno e all’invidia.
GIALLO: rimanda alla radiosità che risveglia e da colore. Da una condizione di libertà e auto sviluppo, dell’illuminazione , della redenzione. Tende al cambiamento , alla ricerca del nuovo.
VIOLA: colore della metamorfosi, del mistero , della magia , della transizione. Indica l’unione degli opposti e la suggestionabilità.
MARRONE: corrisponde alla sensazione della corporeità e dei piaceri fisici.
GRIGIO: colore della neutralità. Tende alla distanza e non al coinvolgimento.
NERO: negazione assoluta, opposizione dietro al quale si nasconde una rivendicazione del potere.
ARANCIONE: dinamicità, bisogno di rinnovamento psicofisico , ricerca di libertà ed illuminazione personale. La presenza di questo colore nei disegni dei bambini esprime quasi sempre una buona capacità di vivere le proprie scelte. E’ il colore dell’evoluzione.
BIANCO: origine di tutti i colori, e può simboleggiare fuga , liberazione e libertà, opposizione, difesa affettiva ed emotiva, solitudine e vuoto di chi si trova in un momento di pausa e svuotamento di vitalità aperto però alla speranza, ad un nuovo inizio.
AZZURRO: rappresenta una specie di fonte da cui potranno attingere gli elementi occorrenti ad una propria espressione. Questa fonte è costituita da un tipo di sensibilità che consente di percepire la realtà esterna oltre i limiti dei cinque sensi.

Questi sono dei piccoli assaggi dell’immensa varietà di significati correlati ai colori ma quello che vorrei precisare è che interpretare l’uso dei colori può sembrare molto divertente ma è un compito molto complesso perché possono avere “sfumature” diverse in base alla persona e soprattutto in base al contesto in cui si strutturano. Infatti il simbolo del colore cambia di società in società. Ad esempio nelle religioni occidentali e in quella tibetana il rosso rappresenta la forza del male , mentre l’azzurro la divinità femminile, il bianco la purezza , in quanto origine di tutti i colori. Per le tribù africane invece il rosso significa forza e virilità, il nero non simboleggia la morte ma la gioia.
Il mondo dei colori e la loro interpretazione è molto importante ma è altrettanto complicato, poiché il più delle volte possono rappresentare stati emotivi momentanei, sensazioni , espressioni culturali , eventi più o meno piacevoli… è un linguaggio affascinante e sotto certi punti di vista misterioso.