giovedì 2 dicembre 2010

Cos’è lo scarabocchio?

Linee continue, che si intrecciano e si sovrappongono , tratti sparsi su un foglio bianco, forme di vario genere , irriconoscibili, macchie di colore qua e la che rappresentano forse un fiore , una stella , una nave o la propria mamma… questo è uno scarabocchio. Un insieme di linee e forme che agli adulti appaiono confuse , tracciate casualmente e inconsapevolmente dalla piccola mano inesperta di un bambino, ma che  in realtà rivelano il mondo infantile , un mondo che noi tutti abbiamo vissuto e che , crescendo , abbiamo perso.
Un bimbo che verso i 15 – 18 mesi prende  una matita e inizia a tracciare dei segni su una superficie ancora monocroma  prova in primis un sentimento di piacere e sorpresa, un mix di stupore ed entusiasmo in quanto vede che come per magia dalla sua manina è nato qualcosa , un segno , una traccia permanente e  visibile a tutti . Incantato da questa formidabile scoperta che gli scaturisce una forte gratificazione tenta  più volte di riprodurre ciò che ha creato così per gioco, ma allo stesso tempo inconsciamente  inizia a comunicarci qualcosa facendo trasparire dietro a quei suoi segni , alle sue figure , alla loro collocazione nel foglio , al loro colore e alla loro dimensione qualcosa di molto importante, inizia a comunicare sé stesso , a presentarsi a noi e al mondo.
A questo punto il “ testimone della scoperta” passa a genitori , insegnanti , educatori e a tutti coloro che più o meno adulti lo circondano ; sono loro che ora dovranno interpretare queste creazioni , “ scoprire”  e comprendere i loro significati , perché il disegno ;ancora prima della parola; fa parte del linguaggio del bambino. In questo modo cerca di esprimere sé stesso , i suoi pensieri , le sue emozioni e anche le sue paure. Procedendo con l’età , verso i 20- 22 mesi il bambino riesce a coordinare e controllare meglio i suoi movimenti , producendo segni precisi , voluti  e quindi non più così casuali. Crea così degli scarabocchi controllati che però non peccano di spontaneità e naturalezza. Man mano che cresce , arrivando verso i due anni , due anni e mezzo il bambino inizia a dare dei nomi alle sue creazioni , inizia a spiegarle  e ad aiutarci a comprenderle , ad interpretarle . Più si procede con la crescita più la nostra dolce creatura tenderà a raffigurare oggetti , persone e contesti che lo riguardano direttamente. Per questo troviamo la casa , i propri familiari , la scuola , il parco giochi e così via.
Possiamo sempre più capire quanto sia importante per il bambino il disegno , sia come scoperta personale sia come strumento comunicativo. Osservandole possiamo comprendere quanto le sue opere d’arte  siano limpide , spontanee, complesse e ricche di messaggi, utili per capire i suoi bisogni , i suoi desideri e le sue emozioni, utili per capire come lui vede il mondo. Il disegnare è quindi una tappa fondamentale e necessaria al bambino che lo aiuterà , se ben coltivato, a dare libero sfogo alle sue emozioni  , a rappresentare su un foglio i suoi sentimenti .
Per questo motivo i bambini devono esser lasciati liberi in modo tale che possano esprimere la loro creatività, quindi cari lettori dovete sapere che le loro creazioni non devono esser corretti per le dimensioni o i colori che hanno scelto per quella determinata cosa .
Scarabocchiare è una delle prime esperienze del bambino , aiuta a liberare la mente , ad estraniarsi da ciò che lo circonda , a guardare sé stessi , nel profondo ed esprimerei  propri  sentimenti.
Scarabocchiare è un ‘arte e gli scarabocchi infantili sono vere opere d’arte. Ciò può esser dimostrato da alcune parole di uno dei più grandi artisti del 900, Pablo Picasso , che afferma:
“ Ho avuto bisogno di tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino”

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