venerdì 21 gennaio 2011

... dal disegno alla Scultura!!!

Cari lettori , ora facciamo un passo avanti! Dopo aver parlato a lungo del disegno e dei molti aspetti che lo caratterizzano ho pensato che fosse ora di cambiare rotta! Visto che il titolo di questo blog è “IL BAMBINO E LE SUE PRIME OPERE D’ARTE” come posso non affrontare tematiche come la scultura e la modellazione?
Sì , solitamente parlando di arte infantile è più facile trovare materiale sul disegno ma anche tutto ciò che riguarda la scultura è molto importante se non fondamentale. Questa maggior presenza di informazione sulla rappresentazione grafica è dovuta forse al fatto che è molto più semplice da studiare poiché si tratta di qualcosa che rimane nel tempo , a differenza invece di materiali utili alla modellazione come la creta o la plastilina che richiedono più attenzione nella fase di conservazione, infatti tendono a disfarsi durante il trasporto da un luogo ad un altro e rischiano di deformarsi.
Ma capiamo insieme perché poco fa ho affermato che la scultura è fondamentale nel “percorso artistico” dei bambini. Possiamo partire da una semplice, elementare osservazione, ovvero che il disegno è sinonimo di bidimensionalità poiché , così come nella pittura, carta tela , cartoncino , corteccia , tessuto o materiali simili costituiscono una base bidimensionale , piatta dove è molto difficile , e assolutamente impossibile per un bambino , dare un senso tridimensionale all’oggetto raffigurato. Con la plastilina , la creta , o materiali simili (didò , pongo ,) si può più facilmente arrivare a superare la bidimensionalità e creare qualcosa di più veritiero alla realtà , così come per l’argilla , il gesso , il marmo i quali permettono di lavorare l’oggetto a tutto tondo , ovvero su tutte le parti ,prendendo in considerazione  tutte le  sue sfaccettature.
Attenzione , non fraintendetemi , ovviamente non sto dicendo che possiamo dare materiali come gesso o marmo ai nostri piccoli artisti , ma semplicemente che la scultura è un mondo tanto importante quanto utile e forse ancora poco esplorato nei bambini.
Tra scultura e disegno però ci sono aspetti molto simili…
Infatti  anche per la plastilina o la creta ,così come avviene  per il disegno , quando il bambino inizia a manipolare il materiale lo fa principalmente per il piacere di giocare con qualcosa di morbido e duttile e quindi le loro azioni sono prive di intenzioni rappresentazionali. Successivamente inizia la vera scoperta, un piccolo pezzo di plastilina può assumere una prima forma allungata grazie a un movimento rotatorio, anche casuale, del materiale, diventando così con un po’ di immaginazione un piccolo e strano animale , ad esempio un piccolo serpente. Provando e riprovando il bambino assume una crescente consapevolezza delle forme e della possibilità di creare oggetti. Questa piccola scoperta porta conseguentemente ad una lettura interpretativa , e ad una descrizione verbale dove il bambino cerca di trovare un significato nascosto al suo blocco di plastilina. Queste tecniche rimarranno in uso fino a quando il nostro piccolo artista non avrà bisogno altri strumenti rappresentazionali, ma questa fase durerà poco e dopo di che dovrà andare alla ricerca di mezzi migliori di rappresentazione e inventerà forme nuove , più elaborate , espressive e più adatte ai nuovi mezzi, come bastoncini o oggetti di plastica.
“Manipolare la creta è certamente molto diverso dal colorare con pennelli, matite e pennarelli sulla carta. Il contatto con la creta fornisce un’esperienza tattile più intima: toccare il materiale malleabile , dargli una forma , farlo a pezzi , schiacciarlo e rigirarlo, analizzare la figura emergente e riesaminarla.”(Claire Golomb in “L’arte dei bambini”).

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