Tra disegno e modellazione si possono riscontrare molti punti in comune , sia per quanto riguarda la figura umana sia rispetto alle figure animali , ma con qualche variante importante.


Ma la differenza maggiore tra disegnare e modellare è nella dimensione dell’animale rappresentato. Come accennato precedentemente c’è una grande preferenza nel realizzare animali che riescano , con o senza supporto , a reggersi in piedi , e grazie a ciò i bambini hanno il grande vantaggio di trovarsi di fronte a una figura animale tridimensionale , la quale può esser osservata e modellata da tutte le parti , da tutti i punti di vista.. Le figura venivano capovolte per attaccarvi le gambe , poi la coda e i vari dettagli del muso. Il modello misto usato nel disegno , caratterizzato da una vista frontale per il volto dell’animale e una vista laterale per il corpo, inizia ad esser sempre meno presente grazie a questa tridimensionalità che il nostro piccolo scultore può creare con materiali come la plastilina o la creta. Un’altra differenza che si può notare tra disegno e scultura è che nel primo sono molto amate le figure filiforme , in particolare nelle creazioni dei bambini più piccoli , mentre nella modellazione sono molto meno presenti poiché implicano una stabilità minore e quindi una maggiore difficoltà di elaborazione. La stessa cosa vale per il modello grafico( descritto nei post precedenti) molto utile per rappresentare la figura umana ma poco adatto alla rappresentazione degli animali. Inoltre il fatto di poter creare un animale basandosi non su modelli uni/bi-dimensionali , ma caratterizzati dalla tridimensionalità aiutava molto il piccolo artista a suggerire un senso di movimento e poneva , contemporaneamente, il problema del sostegno , del peso del corpo sulle zampe.
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