lunedì 31 gennaio 2011

Gli animali : tra disegno e scultura!

Tra disegno e modellazione si possono riscontrare molti punti in comune , sia per quanto riguarda la figura umana sia rispetto alle figure animali , ma con qualche variante importante.
 Il disegno di questa seconda categoria , ovvero degli animali,  parte da  forme molto semplici , come quella del cerchio e della linea retta, forme che rendono molto simili le varie raffigurazioni e che non distinguono ancora un animale da un altro . Inizialmente questi soggetti nel disegno vengono rappresentati con delle teste enormi alle quali poi vengono aggiunti i vari dettagli che sono determinanti per riconoscere i possibili animali disegnati , ad esempio le orecchie che escono dalla sommità della testa caratterizzano un cane o un gatto , una coda , un collo lungo che identifica una giraffa , delle macchie sul corpo e così via…Solitamente i primi animali sono costituite da 2 o 4 zampe create secondo una forma ad angolo retto  e disegnate perpendicolarmente al corpo. Solo successivamente la figura diventa più dinamica.


Nella scultura è più facile intravedere una “maturazione” più veloce dal creare , dar forma all’animale in maniera molto grossolana , all’aggiunta di particolari ad esempio nel volto, o nel corpo. C’è una grande volontà inoltre di realizzare un animale che possa stare dritto , in piedi , ma vi sono modelli che nonostante la loro voluminosità sono appiattiti, realizzati orizzontalmente. Come nel disegno la prima fase della creazione è molto sobria , spoglia e solo successivamente si riscontra un animale dal muso frontale , il corpo di lato, le zampe perpendicolari al corpo e la coda al lato opposto della testa dove le orecchie sono generalmente incluse nel cane , le corna vengono associate al bue e le macchie vengono incise o scalfitte sul carapace della tartaruga. Nella maggior parte dei casi il corpo viene modellato per primo , seguito dalla testa , dalla coda e infine dalle gambe / zampe.
Ma la differenza maggiore tra disegnare e modellare è nella dimensione dell’animale rappresentato. Come accennato precedentemente c’è una grande preferenza nel realizzare animali che riescano , con o senza supporto , a reggersi in piedi , e grazie a ciò  i bambini hanno il grande vantaggio di trovarsi di fronte a una figura animale tridimensionale  , la quale può esser osservata e modellata da tutte le parti , da tutti i punti di vista.. Le figura venivano capovolte per attaccarvi le gambe , poi la coda e i vari dettagli del muso. Il modello misto usato nel disegno , caratterizzato da una vista frontale per il volto dell’animale e una vista laterale per il corpo, inizia ad esser sempre meno presente grazie a questa tridimensionalità che il nostro piccolo scultore può creare con materiali come la plastilina o la creta. Un’altra differenza che si può notare tra disegno e scultura è che nel primo sono molto amate le figure filiforme , in particolare nelle creazioni dei bambini più piccoli , mentre nella modellazione sono molto meno presenti poiché implicano una stabilità minore e quindi una maggiore difficoltà di elaborazione. La stessa cosa vale per il modello grafico( descritto nei post precedenti) molto utile per rappresentare la figura umana ma poco adatto alla rappresentazione degli animali. Inoltre il fatto di poter creare un animale basandosi non su modelli uni/bi-dimensionali , ma caratterizzati dalla tridimensionalità aiutava molto il piccolo artista a suggerire un senso di movimento e poneva , contemporaneamente, il problema del sostegno , del peso del corpo sulle zampe.

Nessun commento:

Posta un commento